Laurent Parcelier è un splendido artista e illustratore francese, che appartiene alla galassia di espressionismo moderno. Sì, è facile vedere, appena guardando i suoi quadri. Tante emozioni, leggero e positivo, sembra che i suoi dipinti non sono creati da migliaia dipennellate di acquerello e olio, ma sono fatti di sole e sorrisi dei bambini. Sembre che vive su qualche altro pianeta dove non c'è tristezza e lacrime, dove anche l'autunno è luminoso,soleggiato, dove anche la pioggia è allegra e calda.L'artista è nato nel 1962 nella regione di Auvergne. Dopo dli studi di arti Applicate deperre a Parigi, ha iniziato il fumetto. Ha pubblicato 8 album Casterman. Nel fratempo inizia a dedicarsi alla pittura. Cosa fa esclusivamente dal 1996. Da quella data, dopo diversi spettacole e mostre, ha esposto in numerose gallerie e negli USA.
16 maggio 2011
14 marzo 2011
13 marzo 2011
12 marzo 2011
Sakura
Sakura
è una specie di ciliegio ornamentale della famiglia delle Rosaceae. E' uno dei simboli del Giappone e della cultura giapponese, non ufficiali. La pianta, a lungo venerata dai giapponesi, nel periodo di fioritura è straordinaria nella sua bellezza. Non per nulla, nell'Hanami (tradizionale usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi), quella della Sakura è la piu famosa. Secondo un'antica leggenda giapponese, l'usanza di Hanami allunga la vita fino a cento anni. La tradizione di Hanami ha l'origine nella corte imperiale, nella dinastia Tang nel VII secolo d.c.. Durante il regno dell' imperatore Saga, famoso poeta e calligrafo, la corte di Kyoto ha cominciato a trascorrere le feste ammirando Sakura e scrivendo poesie che elogiano la bellezza dei suoi fiori delicati. La sua breve fioritura e la delicatezza dei fiori in Giappone è associata alla brevità della vita. Inoltre, Sakura è il tradizionale
simbolo della giovinezza e
della bellezza femminile.

della bellezza femminile.
16 febbraio 2011
15 febbraio 2011
la medicina contro laringite
Già da qualche giorno ho mal di gola. Ieri mi sono ricordata di una ricetta antica, che usano spesso i cantanti per fare tornare la voce. Si prepara in modo semplice e molto buono.
Prendete un etto di semi di anice e fateli bollire in un bicchiere d 'acqua per 10-15 min.Poi filtrate il liquido. I semi potete buttarli ma al liquido aggiungete un cucchiaio di brandy e due cucchiai di miele. Mettete tutto a fuoco lento ancora per 5 min. Bisogna bere un cucchiaio di liquido ogni 30-40 min.
Buona guarigione!!!
Prendete un etto di semi di anice e fateli bollire in un bicchiere d 'acqua per 10-15 min.Poi filtrate il liquido. I semi potete buttarli ma al liquido aggiungete un cucchiaio di brandy e due cucchiai di miele. Mettete tutto a fuoco lento ancora per 5 min. Bisogna bere un cucchiaio di liquido ogni 30-40 min.
Buona guarigione!!!
12 febbraio 2011
9 febbraio 2011
30 gennaio 2011
2 gennaio 2011
Cristo Pantocratore
Questo è il primo ricamo con le perline. il lavoro è stato ispirato dalla bellezza artistica della icona e del suo profondo significato spirituale.
Il Cristo Pantocratore l’immagine centrale nel’iconografia di cristo, che lo rappresenta come il Sovrano e Giudice Celeste, inoltre (dal greco pantocrator, "sovrano di tutte le cose"). L’effige del Cristo Pantocratore presenta i lineamenti storici del Cristo Adulto, testimoniando la Sua Incarnazione e Il Suo Sacrificio redentore. Il Cristo è raffigurato , spesso seduto su trono con il Vangelo aperto in mano sinistra (o chiuso in alcune icone) e con la mano destra in atto di benedizione, secondo l’usanza ortodossa. I colore delle vesti del Cristo hanno sempre un significato simbolico: Il rosso della tunica esprime la signoria del Cristo sul mondo e indica la regalità della natura divina, invece il manto blu indica l’umanità di cui Cristo si riveste nell’Incarnazione. Lo sfondo dorato rappresenta la luce increata di Dio, in qui Cristo-Uomo è immerso. Il capo è circonfuso di un nimbo dorato ed è simbolo della luce divina irradiata da Cristo Dio. Nel libro si vede il versetto “ Dice il signore: Io sono la luce del mondo, chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”L’effige del Cristo Pantocratore è un soggetto tipico delle icone dell'arte bizantina o ortodossa, egli possiamo vedere nelle più grandi chiese ortodosse, come la Basilica di Santa Sofia di Costantinopoli sopratutto presente nei mosaici ed affreschi absidali.
Il Cristo Pantocratore l’immagine centrale nel’iconografia di cristo, che lo rappresenta come il Sovrano e Giudice Celeste, inoltre (dal greco pantocrator, "sovrano di tutte le cose"). L’effige del Cristo Pantocratore presenta i lineamenti storici del Cristo Adulto, testimoniando la Sua Incarnazione e Il Suo Sacrificio redentore. Il Cristo è raffigurato , spesso seduto su trono con il Vangelo aperto in mano sinistra (o chiuso in alcune icone) e con la mano destra in atto di benedizione, secondo l’usanza ortodossa. I colore delle vesti del Cristo hanno sempre un significato simbolico: Il rosso della tunica esprime la signoria del Cristo sul mondo e indica la regalità della natura divina, invece il manto blu indica l’umanità di cui Cristo si riveste nell’Incarnazione. Lo sfondo dorato rappresenta la luce increata di Dio, in qui Cristo-Uomo è immerso. Il capo è circonfuso di un nimbo dorato ed è simbolo della luce divina irradiata da Cristo Dio. Nel libro si vede il versetto “ Dice il signore: Io sono la luce del mondo, chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”L’effige del Cristo Pantocratore è un soggetto tipico delle icone dell'arte bizantina o ortodossa, egli possiamo vedere nelle più grandi chiese ortodosse, come la Basilica di Santa Sofia di Costantinopoli sopratutto presente nei mosaici ed affreschi absidali.
In Italia si trovano, ad esempio, raffigurazione del Cristo Pantocratore nelle chiese romaniche siciliane ( cappella Palatina di Palermo , Duomo di Monreale, cattedrale di Cefalù, Duomo di Messina), nelle chiese ravennati ( chiesa di San Vitale) ed in altre come la Cattedrale di Pisa , il Battistero di Firenze, il Duomo di Cremona e l’abbazia di Novalesa ( Torino).
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